Ehi, amici di WordPress! Siete pronti a scoprire il segreto per tracciare ogni singolo click, ogni download, ogni interazione sul vostro sito web? Oggi vi svelo come installare e configurare Google Tag Manager (GTM) sul vostro sito WordPress. Non preoccupatevi, non è una roba da smanettoni! Anche se non avete mai visto una riga di codice, vi guiderò passo passo. Preparatevi a diventare dei veri ninja dell’analisi dati!
Perché dovreste usare Google Tag Manager?
Magari vi starete chiedendo: “Ma a cosa serve tutta questa complicazione?” Beh, amici, la verità è che Google Tag Manager è un vero e proprio asso nella manica per chiunque voglia capire cosa succede sul proprio sito. Senza GTM, dovreste aggiungere un sacco di pezzettini di codice per tracciare le conversioni, analizzare il comportamento degli utenti, e monitorare le performance del vostro sito. GTM vi permette di gestire tutto questo da un’unica interfaccia, senza dover mettere mano al codice ogni volta.
Pensate a GTM come al direttore d’orchestra del vostro sito web: coordina tutti gli strumenti di analisi e marketing in modo efficiente. Potete aggiungere, modificare o rimuovere i tag (cioè i pezzetti di codice che servono per tracciare le interazioni) senza dover chiedere aiuto a un programmatore. E tutto questo si traduce in maggiore controllo, più tempo per voi e dati più precisi per prendere decisioni strategiche.
- Gestione semplificata: Aggiungete, modificate o rimuovete tag senza toccare il codice del sito.
- Prestazioni migliorate: GTM carica i tag in modo asincrono, velocizzando il sito.
- Versatilità: Compatibile con Google Analytics, Google Ads e molti altri servizi.
- Debug: Strumenti per testare e risolvere problemi con i tag.
- Controllo degli accessi: Definite chi può modificare i tag.
- Automazione: Gestisce configurazioni complesse di tag e trigger.
Consiglio da amico: Non sottovalutate l’importanza di una buona analisi dei dati. Con GTM, potrete capire quali sono le pagine più visitate, quali link vengono cliccati di più, e come si comportano gli utenti sul vostro sito. Questi dati sono fondamentali per migliorare le performance e ottimizzare le vostre strategie di marketing.
Come installare Google Tag Manager su WordPress?
Ok, ora che vi ho convinto (spero!), vediamo come installare GTM sul vostro sito WordPress. Ci sono due metodi principali: l’installazione manuale e l’utilizzo di un plugin.
Installazione manuale di Google Tag Manager
Questo metodo è un po’ più “tecnico”, ma non temete, vi guiderò passo passo. Prima di tutto, dovrete creare un account Google Tag Manager. Andate sul sito di Google Tag Manager e cliccate su “Inizia gratuitamente”. Dopo aver creato l’account, vi verrà chiesto di configurare un “container”, che sarebbe il vostro sito web. Una volta creato il container, GTM vi fornirà due snippet di codice.
Ora, accedete al vostro pannello di amministrazione di WordPress. Andate su Aspetto > Editor del tema. Cercate il file
header.php
e apritelo. Il primo snippet di codice di GTM va incollato subito dopo il tag
<head>
. Il secondo snippet di codice va incollato subito dopo il tag
<body>
nel file
footer.php
(o immediatamente dopo l’apertura del tag
<body>
in header.php se non avete un file footer.php).
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Importante: Prima di modificare i file del tema, vi consiglio sempre di fare un backup del vostro sito e di utilizzare un tema child per evitare di perdere le modifiche durante gli aggiornamenti del tema.
Ecco un esempio di codice che dovrete inserire nel file
header.php
:
<head> <!-- Google Tag Manager --> <script>(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s), j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-XXXXXXX');</script> <!-- End Google Tag Manager -->
E questo è l’esempio di codice da inserire dopo il tag
<body>
nel file
footer.php
o in header.php se non avete un file footer.php:
<body> <!-- Google Tag Manager (noscript) --> <noscript><iframe src="https://www.googletagmanager.com/ns.html?id=GTM-XXXXXXX" height="0" width="0" style="display:none;visibility:hidden"></iframe></noscript> <!-- End Google Tag Manager (noscript) -->
Installazione di Google Tag Manager con un plugin
Se la modifica dei file del tema vi fa venire l’orticaria, non disperate! Esistono diversi plugin che vi permettono di installare Google Tag Manager in modo molto più semplice. Tra i plugin più popolari, vi consiglio:
- GTM4WP (Google Tag Manager for WordPress): Un plugin completo e ricco di funzionalità che vi permette di inserire il codice di GTM e di tracciare diverse interazioni sul vostro sito.
- WPCode: Un plugin che semplifica l’aggiunta di snippet di codice, incluso quello di Google Tag Manager.
- Insert Headers and Footers: Un plugin molto leggero che vi permette di inserire il codice di GTM nelle sezioni header e footer del vostro sito.
Dopo aver installato e attivato il plugin scelto, dovrete semplicemente inserire il vostro ID di Google Tag Manager (che potete trovare nell’interfaccia di GTM) nelle impostazioni del plugin. E il gioco è fatto!
Piccolo trucco: Se usate il plugin GTM4WP, vi consiglio di esplorare le sue opzioni di integrazione. Questo plugin può inviare automaticamente al dataLayer diverse informazioni utili, come la data di pubblicazione di un articolo, il nome dell’autore, e i dati dei prodotti WooCommerce.
Configurare e testare Google Tag Manager
Ora che avete installato GTM, è il momento di iniziare a creare i vostri tag e trigger. I tag sono i pezzetti di codice che servono per tracciare le interazioni, mentre i trigger sono le condizioni che fanno attivare i tag. Per esempio, potete creare un tag per tracciare le visualizzazioni di pagina e un trigger che si attiva ogni volta che un utente visita una pagina del vostro sito.
Per testare se GTM è installato correttamente, potete usare la modalità anteprima di Google Tag Manager. Dopo aver attivato la modalità anteprima, navigate sul vostro sito e verificate se compare la barra di debug di GTM in fondo alla pagina. Potete anche utilizzare l’estensione Google Tag Assistant per verificare se GTM è installato correttamente.
Integrare Google Tag Manager con Google Analytics
Uno degli usi più comuni di Google Tag Manager è quello di integrare Google Analytics. Invece di aggiungere il codice di Google Analytics direttamente sul sito, potete usare GTM per gestirlo. Create un tag di tipo “Google Analytics: Configurazione GA4” e inserite il vostro ID di misurazione. Aggiungete poi un trigger che si attiva su tutte le pagine del sito. In questo modo, potrete tracciare le visualizzazioni di pagina e le interazioni degli utenti in Google Analytics.
Consiglio da esperto: Non limitatevi a tracciare le visualizzazioni di pagina. Utilizzate GTM per monitorare anche i click sui pulsanti, l’invio di moduli, i download di file, e le interazioni con i video. Questi dati vi aiuteranno a capire meglio come si comportano gli utenti sul vostro sito e a ottimizzare le vostre strategie di marketing.
Alternative a Google Tag Manager
Se Google Tag Manager vi sembra troppo complicato, potete anche considerare delle alternative, come ad esempio il plugin MonsterInsights. Questo plugin semplifica la configurazione di Google Analytics e vi permette di tracciare diverse interazioni senza dover utilizzare GTM. MonsterInsights offre funzionalità avanzate come il tracciamento dei click sui link e pulsanti, il tracciamento dei moduli, e il tracciamento dell’e-commerce.
Avvertimento: Usare più strumenti di analisi (come GTM e MonsterInsights) può causare incongruenze nei dati se non configurati correttamente. Assicuratevi di non duplicare i trigger o gli eventi di tracciamento.
Conclusioni
Congratulazioni, avete fatto il primo passo nel mondo dell’analisi dati avanzata! Ora sapete come installare e configurare Google Tag Manager sul vostro sito WordPress. Non è stato così difficile, vero? Con GTM, potrete tracciare ogni singola interazione sul vostro sito, capire cosa funziona e cosa no, e prendere decisioni basate sui dati. Non abbiate paura di sperimentare e di creare nuovi tag e trigger. L’analisi dati è un processo continuo, e con un po’ di pratica, diventerete dei veri maestri! E ricordate, se avete bisogno di aiuto, la community di WordPress è sempre pronta a darvi una mano.